Comunicato stampa – Rigenerazione urbana, UPPI lancia le proposte migliorative alla Camera
Incentivi per chi affitta a lungo termine per recuperare gli immobili degradati.
L’UPPI (Unione Piccoli Proprietari Immobiliari) è stata ascoltata alla commissione Ambiente della Camera sulla proposta di legge AC-1987 dedicata alla rigenerazione urbana. I progetti di rigenerazione urbana di successo possono infatti trasformare, rafforzare e rigenerare aree in difficoltà, fungendo da catalizzatori per ulteriori investimenti a beneficio delle comunità locali.
Il Presidente Nazionale UPPI Fabio Pucci e il Presidente della commissione urbanistica UPPI Paolo Morini, nel considerare positivamente sia le semplificazioni delle procedure che la progettualità per il miglioramento della vita urbana contenute nella proposta, con lo scopo di superare i limiti della vecchia legge 1150/1942, ha colto l’occasione per suggerire ai deputati della commissione Ambiente una serie di miglioramenti alla norma:
- gli interventi che vedono il coinvolgimento diretto dei proprietari potrebbero avere un impatto significativo sia sul tessuto urbano che sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare privato: il 35% del patrimonio immobiliare è infatti attualmente degradato. Per questo degli incentivi a chi affitta a lungo termine sarebbero il necessario corollario alla rigenerazione urbana;
- nell’individuazione dei casi in cui è necessario adottare l’approvazione preventiva di un piano particolareggiato o di lottizzazione convenzionata vanno riportate nel testo di legge anche le esigenze sociali di fruibilità del tessuto urbano, finalizzate a un miglioramento dello standard abitativo mediante strade, parcheggi, accessibilità ai servizi;
- essendo la proposta di legge finalizzata ad agevolare il processo di rigenerazione urbana, anche in considerazione della transizione ecologica a seguito della Direttiva UE “Case Green”, si ritiene assolutamente indispensabile, nell’ottica di aiutare il proprietario in tali iniziative revisionare la normativa sugli incentivi fiscali edilizi, prevedendo l’armonizzazione e il riordino degli incentivi in tre aliquote totali:
- l’80% per gli interventi denominati “Sisma bonus”; il 70% per gli interventi denominati “Ecobonus” e il 50% per tutti i restanti interventi;
- la previsione strutturale per almeno 10 anni di tutte e tre le tipologie di incentivi e la detraibilità fiscale in 5 anni o in 10 anni;
- la reintroduzione della cessione della detrazione o lo sconto in fattura per i soggetti con redditi più bassi e senza capienza fiscale.
- nei casi di demolizione e ricostruzione di un fabbricato, dovendo riqualificare il tessuto urbano, prevedere la possibilità di usufruire, al momento della ricostruzione, di maggiore volumetria, ovviamente nel rispetto del contesto, del decoro urbano e di eventuali altri vincoli derivanti dal P.F. o P.R.G.
- Occorre stabilire un tribunale specializzato immobiliare dedicato a risolvere in particolare le controversie sugli sfratti.
Roma, 19 settembre 2024
Il Presidente Nazionale
Avv. Fabio PUCCI
Il Segretario Generale
Dr. Jean-Claude MOCHET