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Superbonus: necessario sanare i difetti costruttivi dell’edificio prima del cappotto

Superbonus: necessario sanare i difetti costruttivi dell’edificio prima del cappotto

Sappiamo bene ormai che quando si parla di Superbonus 110% le parole chiave sono “isolamento energetico” ed “efficienza”, ma è sufficiente solo ridurre i consumi quando si riqualifica un edificio datato?

Esperti in settore sottolineano come, prima di procedere alla posa di un nuovo cappotto, bisogna verificare che sull’edificio non vi siano già problemi in essere, in quanto con la nuova aggiunta si rischierebbe di andare incontro al peggioramento degli stessi.

L’edificio è un organismo complesso, composto da involucro ed impianti. Procedere con la posa di un isolamento senza previa analisi complessiva di tutto l’insieme, non solo rischierebbe di non ottenere un reale miglioramento, ma potrebbe portare al peggioramento di fenomeni già presenti, magari nascosti con conseguenze negative sul comfort interno.

È necessario porre attenzione su ogni elemento, effettuando analisi statiche, dello stato strutturale dell’edificio e degli impianti, in modo tale da risolvere le problematiche già presenti e poter applicare il cappotto in sicurezza.

Se venisse applicato uno strato coibente su una parete già degradata, questo rischierebbe di staccarsi.

Tra tutte le problematiche, la più temuta è sicuramente la presenza di umidità nei muri, che può essere causata da infiltrazioni, da ponti temici o da risalite capillari d’acqua. In questi casi, l’aggiunta di uno strato coibente esterno, non fermerà l’umidità dal manifestarsi nuovamente, celerà solo la patologia causando seri problemi di ispezionabilità dell’edificio.

Il Superbonus rappresenta l’occasione per una campagna d’indagine approfondita sullo stato di fatto dell’edificio da riqualificare e sul contesto in cui lo stesso si trova. Bisogna quindi prevedere una progettazione integrata e coordinata tra tutte le professioni, le quali si avvarranno delle tecnologie necessarie per la risoluzione delle problematiche riscontrate.

Per quanto riguarda gli impianti, è necessario adottare tutte le strategie possibili di riduzione energetica, a partire dal ridimensionamento degli impianti già esistenti ed integrandoli con fonti rinnovabili.

Nel caso dei condomini è possibile usufruire del “protocollo Gbc condomini” (consultabile da qui), il quale prevede supporto per chi vuole raggiungere un risultato ottimale tramite un sistema di rating.