SUPERBONUS: SCARSO SUCCESSO DEL FONDO INDIGENTI PER I CONDOMINI

L’agenzia delle entrate, attraverso il provvedimento 411179/2023, riguardante la determinazione della percentuale per il calcolo del contributo a fondo perduto, annuncia che l’importo del contributo erogabile a ciascun beneficiario è equivalente al contributo richiesto. Di conseguenza, i richiedenti verranno supportati integralmente dal fondo indigenti così come stabilito lo scorso anno dal Decreto Aiuti.

Tuttavia, vi è una accezione negativa: il fondo indigenti è stato creato nel 2022, a seguito del taglio del superbonus dal 110% al 90%, con l’obiettivo di sostenere i contribuenti impossibilitati a pagare autonomamente quel 10% rimanente a spese loro. Dunque, il contributo è proporzionato al 10% dei bonifici effettuati nel periodo tra il 1° gennaio 2023 al 31 ottobre 2023, portando così il massimo di spesa agevolabile a 96mila euro e, di conseguenza, con un contributo del 10%, si può avere una spesa agevolata fino ad euro massimo di 9.600 euro.

Nonostante i fondi disponibili sembrassero ridotti ed accessibili solamente a poco più di 2000 domande, nel periodo di azione del fondo, attraverso l’utilizzo esclusivo del super ecobonus, sono state effettuate spese ammontanti a circa 21 miliardi e, dunque, il fondo a disposizione non è stato esaurito. Come affermato dall’agenzia delle entrate, «l’ammontare complessivo dei contributi richiesti risultante dalle istanze validamente presentate, in assenza di rinuncia, è inferiore alle risorse finanziarie stanziate» e di conseguenza i richiedenti hanno diritto all’intero importo richiesto.

Un tale scarseggiante risvolto è stato probabilmente il risultato di una gestazione lunghissima, iniziata a fine 2022 e terminata a fine ottobre: circostanze simili, infatti, si sarebbero potute verificare esclusivamente in caso di «rapporto percentuale tra le predette risorse finanziare e l’ammontare complessivo dei contributi richiesti» superiore al 100%.